Jeet Kune Do, Nessun metodo come metodo, nessun limite come limite!

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Nevan
view post Posted on 4/9/2011, 14:36




Jeet Kune Do
Bruceleefoundation
Sviluppata da Bruce Lee negli anni '60 il Jeet Kune Do, non è altro che la sintetizzazione del tradizionale stile di combattimento Wing Chun Chuan ed esteso in seguito sulle altre discipline di combattimento che lo stesso Bruce ha appreso durante la sua carriera di artista marziale.
Non avendo però alcun parametro indentificativo, nè restrittivo il JKD non si pone come un'arte marziale vera e propria, ma è per lo più una sorta di concetto efficace e semplice per contrastare un attacco da parte di uno o più avversari, difatti il termine Jeet Kune Do vuol dire: La via dell'intercettazione del pugno

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Dopo la morte del suo creatore due scuole di JKD furono fondate, la Jun Fan Jeet Kune Do (o Jeet Kune Do Original) condotta da Ted Wong, uno dei primi allievi di Bruce, dove viene tramandato nella maniera più fedele possibile quello che il gran maestro è riuscito a divulgare nella sua breve, ma intensa, vita. E il Jeet Kune Do Conceche punta sull'evoluzione del pensiero di Bruce, da parte di uno dei suoi migliori allievi, il Maestro Dan Inosanto.

Bruce Lee lasciò una grande quantità di consigli, studi, scritti, appunti personali e pubblici riguardo al JKD:

1. Rigorosa economia strutturale nell'attacco e nella difesa (attacco: arti avanzati vivi/difesa: mani che trafiggono).

2. Armi versatili, calci e pugni sferrati "con arte senza arte", senza attenersi ai metodi, per evitare parzializzazione

3. Ritmo spezzato, mezzo ritmo e ritmo intero o ritmo di trequarti (ritmo del JKD nell'attacco e nel contrattacco)

4. Allenamento coi pesi, allenamento scientifico supplementare e messa a punto completa

5. Movimenti diretti, il "movimento diretto del JKD" in attacchi e contrattacchi sferrati dalla posizione in cui si é (senza modificarla)

6. Tronco mobile e lavoro di gambe disinvolto

7. Materia morbida e tattiche di attacco imprevedibili

8. Corpo a corpo spietato: - Abbattimento con astuzia - Atterramento - Presa stretta - Immobilizzazione

9. Irrobustimento dell'intero organismo (allenamento totale e allenamento mediante contatto, su bersagli mobili)

10. "Armi" potenti rese aguzze dal continuo "affilamento"

11. Espressione individuale e non produzione di massa, vitalità e non morta applicazione di regole classiche (comunicazione vera)

12. Oltre ai movimenti fisici, cura la 'continuità dell'io che si esprime'

13. Totalità, non frammentarietà strutturale

14. Rilassamento e insieme potente penetrazione. Ma un rilassamento ricco di elasticità, di scatto, non un corpo fisicamente rilassato. E versatilità mentale (interiore)

15. Flusso ininterrotto (movimenti rettilinei e curvi, in alto e in basso, verso destra e verso sinistra, passi laterali, oscillazione verticale e circolare del busto, movimenti circolari con le mani)

16. Atteggiamento ben bilanciato durante il movimento, costantemente. Continuità fra massima tensione e massimo rilassamento. »
 
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